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Titanic: un’impresa da 285 milioni di dollari

Titanic è senza dubbio uno dei più grandi Blockbuster al mondo, nonché il secondo film di maggior successo e, personalmente, rimarrà il mio film preferito sempre e per sempre.

Quello che però molti non sanno è che dietro a un tale capolavoro si nasconde in realtà la geniale follia di un pazzo regista chiamato James Cameron, che all’epoca decise di buttarsi in un’impresa colossale senza avere la minima certezza di quello che sarebbe poi stato il risultato e il riscontro finale.

Questo film nacque da una personale ossessione dello stesso regista verso le profondità del mare e tutto ciò che da esse poteva riemergere ed essere restituito all’uomo. E indubbiamente, è quindi facile comprendere come il Titanic, tragicamente affondato nelle gelide acque dell’atlantico nel 1912 durante il suo viaggio inaugurale, potesse essere un soggetto perfetto sotto questo punto di vista.

Per questo, nel 1995 Cameron affittò un sottomarino con lo scopo di documentare di persona il relitto del Titanic e una volta visionate le prime immagini, ebbe l’idea di raccontare il mondo e la società che insieme a quella nave erano affondati negli abissi, nonché la tragica fine di tantissime persone mai arrivate a destinazione.  

Titanic: inizio di una produzione colossale

Ma la follia di Cameron iniziò proprio a questo punto, quando per la realizzazione del film decise di ricostruire nella Baja California in Messico, il 90% del Titanic a grandezza naturale, una follia che lo portò a spendere circa 285 milioni di dollari e mesi e mesi di duro lavoro.

Una vera pazzia se si conta il fatto che all’epoca fu un’impresa alla cieca poiché non poteva certo sapere che questo film, uscito poi nelle sale nel 1997, sarebbe diventato un colossal del cinema mondiale con un incasso di oltre 2 miliardi di dollari, di cui 28 milioni solo la prima settimana.

Per oltre un decennio, questo film vincitore di 11 Oscar e 4 Golden Globe ha mantenuto il primato come film con maggiori incassi al mondo battuto solo nel 2009 da Avatar, film tra l’altro dello stesso regista.

A questo punto, credo perciò che James Cameron meriti un grande GRAZIE, non solo per aver dato vita a un capolavoro che rimarrà per sempre una pietra miliare della storia del cinema, ma anche e oserei dire soprattutto, per aver dimostrato che da un’idea folle può nascere qualcosa di meraviglioso e spettacolare.

Volete scoprire davvero tutto su questo film? A partire dalla nascita dell’idea, passando per la colossale produzione, fino al suo successo? Allora non perdetevi il mio libro Titanic dall’idea al successo del film. Tra le sue pagine troverete curiosità, dettagli inediti e molto altro.

2 comments

  1. In buona parte sono d’accordo con quanto espresso in questo articolo. Anche perché all’epoca sono stato uno di quegli spettatori che letteralmente è naufragato nella sala cinematografica alla visione di questo film. Col senno di poi, però, e con qualche anno in più sul groppone, mi sono reso conto anche dei difetti che il fim ha e se vogliamo anche ingenui e perfettamente evitabili. Ad onot del vero, ci tengo a precisare che questi difetti non inficiano più di tanto la resa complessiva della pellicola, che tutt’ora resta di grande impatto. E ci tengo anche a dire che cominque lo amerò sempre. Tuttavia non so però se il termine capolavoro, che più volte ho letto in questo articolo, sia completamente meritato, sotto il profilo meramente cinematografico. Magari leggendo questo libro, che ho appena ordinato, forse cambierò idea. Vedremo.

    Fabrizio Coccia

    1. Salve Fabrizio,
      indubbiamente il film presenta anche dei difetti che grazie alle consapevolezze e ai mezzi di oggi sono sicuramente più visibili rispetto ai tempi dell’uscita del film. E capisco anche che questo possa compromettere per certi aspetti il termine “capolavoro” che ho usato. Tuttavia, avendo studiato e analizzato tutta l’elaborazione e la creazione del film (descritta minuziosamente proprio nel mio libro) posso dire che ci sono veramente tutte le condizioni per considerarlo un capolavoro, andando ben oltre i difetti cinematografici che ad oggi è possibile notare. Ma questa rimane in ogni caso una mia considerazione soggettiva.

      Se il libro dovesse farti cambiare idea o darti ulteriori spunti di discussione, non esitare a farmelo sapere 😊

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